Skip to content
Me-Ti

Ne*ri con le pistole

di Robert F. Williams

Un vecchio bianco in mezzo alla folla, che iniziò a urlare e a piangere come un bambino, continuava a piangere, dicendo: ‘Dannazione, in cosa si sta trasformando questo dannato Paese! I ne*ri hanno le armi, i ne*ri sono armati e la polizia non può nemmeno arrestarli!’. Continuava a piangere e qualcuno lo portò via tra la folla.

Robert F. Williams (1925-1996) è stato un militante del movimento di liberazione nera negli USA e uno dei primi teorici dell’autodifesa, intesa non come protezione della proprietà privata, ma in chiave di classe e antirazzista. Assieme a Mao, Fanon e Malcolm X è stato tra gli ispiratori del Black Panther Party. Williams ha prestato servizio nei marines e ha lavorato nell’industria automobilistica, è scampato a diversi attentati, ha fondato un giornale, ha organizzato la resistenza a Monroe contro il Ku Klux Klan ed è stato in esilio a Cuba, poi in Cina e Vietnam. Di formazione materialista e internazionalista, convinto sostenitore dell’autodifesa armata e della necessità della “battaglia di idee”, ha sempre lottato per la sua comunità e per il mondo intero – che, per lui, erano la stessa identica cosa.

Ne*ri con le pistole (Negroes with guns, USA 1962) parla dell’esperienza di Williams come membro della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP) negli anni ‘50, della sua proposta di autodifesa armata, del suo esilio, della povertà delle comunità nere e della loro resistenza. Racconta del celebre “caso del bacio” e di come gli occhi di tutto il mondo siano stati fissi sulla piccola città di Monroe (North Carolina) per le sue battaglie contro la segregazione e il razzismo.

Il testo viene proposto da Me-Ti per la prima volta in traduzione italiana, accompagnato da una prefazione sul tema della violenza coloniale e dell’autodifesa e da una postfazione sull’attualità della teoria e delle pratiche messe in campo dal black power. 

Newsletter

Segui gli aggiornamenti sul progetto Me-Ti!

Iscriviti